lunedì 30 novembre 2009

Sfiga padana

Un’ assessore leghista di Badia Polesine ha perso il controllo della sua auto e ha drizzato una curva. Infatti con la sua auto Audi A6 è andato a sbattere, sfondando letteralmente il muro di una casa.
L’incidente è avvenuto venerdì sera a Canda in quel di Rovigo. L’amministratore ha assicurato che non stava viaggiando ad alta velocità, spiegando di aver perso il controllo dell’auto proprio in corrispondenza della curva.

Il bello della storia è che la casa centrata dall’assessore legaiolo e resa inagibile, era abitata da otto romeni, quattro adulti e quattro bambini. (fonte Il Resto del Carlino Rovigo)

Pertanto ha dovuto trovare agli otto romeni una sistemazione provvisoria presso qualche albergo nei dintorni e dovrà pure assegnare loro una nuova abitazione. Per chi credeva di cavarsela con un mezzo panino morsicato (la 1/2 cassa integrazione) c’è rimasto molto male. GPS

venerdì 27 novembre 2009

Una gita alla settimana e il magistrato si allontana

Oggi è stata fissata la ripresa del processo, sospeso il 4 ottobre 2008, in cui Berlusconi è accusato di aver corrotto David Mills.
Non avevano neanche finito di battere la notifica che il Ghedini spara: Silvio nostro “ il 4 dicembre non potrà essere in aula perchè è fissata una riunione del Consiglio dei ministri
Ci appelliamo al legittimo impedimento.
Il copione si era ripetuto appena una decina di giorni fa, quando il Berlusconi doveva essere in aula al processo in cui è imputato per frode fiscale. Ci appelliamo al legittimo impedimento, aveva urlato il Ghedini, l’imputato è impegnato al vertice Fao di Roma. Così, ci si mise una pezza e il processo rinviato al 18 gennaio 2010.
Pare che la cosa funzioni per ora, ma l’accavallarsi delle date dei processi è destinato ad aumentare, “dare buca” ai magistrati persecutori si farà sempre più difficile.
Ecco perché il lodo del “processo breve” è da santificare subito.
Comunque il Ghedini, ispirandosi al famoso detto “Una mela al giorno toglie il medico di torno”… ha coniato la nuova strategia: “Una gita alla settimana e il magistrato si allontana”.
Così il calendario degli impegni si è fatto strapieno, quasi ogni settimana il premier sarà anche all’estero e quindi non potrà rispondere ad eventuali convocazioni dei magistrati, per legittimo impedimento naturalmente. Poi dicono che i processi sono lunghi. GPS

A cena con agitazione

L' 11 dicembre la Funzione Pubblica Cgil effettuera' uno sciopero generale di tutti i comparti pubblici. La decisione, sottolinea il segretario generale della Fp Cgil, e' stata presa in seguito al ''perdurare di un atteggiamento di totale chiusura da parte del Governo, il mancato finanziamento dei contratti in finanziaria, la volontà del Governo di perseguire una linea che esclude il dialogo ed impone le scelte, richiedono uno slancio nella lotta dei dipendenti pubblici in difesa dei loro diritti, diritti messi in discussione dalla legge 15 del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta e dalla totale umiliazione della democrazia sindacale '' (fonte Adnkronos.com)
Cisl e Uil hanno prontamente risposto: ''Meglio stato di agitazione'' … a cena con Papi. Ma quanto si agitano questi! GPS

giovedì 26 novembre 2009

La Premiata Maestri Taroccai

Alla redazione del Giornale di Genova, nei giorni scorsi, avevano ricevuto una lettera minatoria targata Brigate Rosse. La Premiata Maestri Taroccai si era subito precipitata a dichiarare:
"Sono arrivate le minacce sotto forma di volantino anonimo. Lasciamo alla polizia il compito di svolgere le indagini e risalire ai colpevoli". Il volantino, rinvenuto la scorsa settimana sotto la porta d’ingresso della redazione de Il Giornale, è anonimo, ma quel simbolo, la stella a cinque punte, non lascia dubbi. Sono state le Brigate Rosse.”
Ovviamente, si mette subito in moto il grande frullatore giornalistico e mediatico, con titoloni di giornale che paventano il ritorno delle brigate rosse. Che è in corso la caccia di giornalisti non comunisti e tutti giù a sbrodolare di non sottovalutare il pericolo rosso. Lo spargi paura per il “ritorno assassino” contiene un messaggio chiaro: attenti italiani se indebolite il Papi ci ritroviamo ancora i rossi assassini in casa.
Come spesso succede al servo sciocco, la Premiata Maestri Taroccai che era andata per suonare è rimasta suonata.

Ieri mattina gli agenti della Digos hanno accertato che il volantino con stella a cinque punti recapitato al Giornale, mittente (reo confesso) e destinatario erano la stessa persona. Naturalmente il “brigatista del Giornale” è stato denunciato per simulazione di reato e procurato allarme. Non ce ne era bisogno perchè già si sapeva, ma la Premiata Maestri Taroccai ha voluto farci sapere che lei le “bufale” le organizza a tavolino. GPS

mercoledì 25 novembre 2009

Angelino da i numeri

Si fa presto a dire l’ Angelino da i numeri. Mettetevi nei sui panni. Il Padrone era stato chiaro:
“Tu forse non hai capito l’importanza della questione che stiamo affrontando. O noi risolviamo questo problema subito oppure tu te ne vai, perché sappi che ci sono molti altri che possono fare il ministro della Giustizia al posto tuo”.
Con questa Spada di Damocle sulla coppa, l’Angelino gliela sta mettendo tutta. Sa benissimo che stavolta o la va o la spacca. Ma l’impresa è davvero titanica. Nella corsa forsennata al processo breve è rimasto impigliato e gira su se stesso come una trottola, urlando: un per cento!, un per cento!, un per cento!
Hai voglia di dare i numeri. Il Csm e l'Anm, sbugiardano il ministro e prevedono che con il processo breve saltano dal 40 al 50% dei processi e pensare che all'Angelino ne bastavano 3 o 4.

Nella stessa maggioranza sono oramai convinti dell’ennesima "patacata ghediniana” e del “dobbiamo rassegnarci a vedere questa legge bocciata dalla Consulta”.
Ma le cose si ingarbugliano ancora di più, se si pensa, che si sta avvicinando lo Spatuzza Day (4 dicembre). Il pentito Gaspare Spatuzza sta andando in giro a dire che Cosa Nostra: “decise di puntare sull’allora leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e su Marcello Dell’Utri”. E questo non è una cosa bella, perché all’ Angelino toccherà pure cancellare il reato di concorso esterno in associazione mafiosa!.
Insomma, sempre più difficile. Una strategia complessiva per salvare Berlusconi “non solo dai processi di oggi, ma anche da quelli di domani". Si fa presto a dire: Angelino da i numeri, qui ci vorrebbe mago Merlino. GPS

L’ importante è partecipare

vignetta di Sergio Staino su l’ Unità di oggi. GPS

martedì 24 novembre 2009

Meeting Etichette Indipendenti a FAENZA

Anche per quest’anno è tutto pronto per l’attesissimo appuntamento con il MEI (Meeting Etichette Indipendenti).
Giunto alla XIII edizione, si terrà presso la Fiera di Faenza dal 27 al 29 novembre 2009.
Il MEI prenderà il via il 27 novembre e proseguirà per due giorni, fino al 29, con 400 artisti, 300 espositori, convegni, festival e due serate al Teatro Masini, dove si svolgeranno le premiazioni del PIMI (Premio Italiano per la Musica Indipendente).
La manifestazione si conferma nuovamente come un momento fondamentale per la scena musicale indipendente, con live di qualità, dibattiti, convegni e premiazioni.

Il 14 novembre si sono tenute le selezioni, che hanno coinvolto oltre 200 bands da tutta Italia. Domenica prossima, 29 novembre, ci sarà il PIVI – Premio Italiano Videoclip Indipendente, che ha raggiunto oltre 300 partecipazioni. Tra gli oltre 50 live set, sono da segnalare quelle dei Vallanzaska, Aldo Tagliapietra Plays Le Orme (che di recente ha collaborato con un altro grande del prog italiano: Alex Carpani), Piotta e Bud Spencer Blues Explosion.
Ma il MEI quest'anno presenta festival diversi, legati a generi musicali diversi, come il Mei mod, il Mei Prog, il Metal Festival e l'Indipendulo. In programma anche la sezione dedicata alla musica elettronica, curata dalla Minus Habens: il Mei Tech.
Sabato 28 novembre, lo spazio Casa di Booklet, premierà le rivelazioni del cantaurato scelte dal FIOFA, la federazione che riunisce i festival d'autore. Programmata nello stesso giorno, la serata dedicata al mai troppo compianto Fabrizio De Andrè, in occasione del decennale della sua morte: l'omaggio richiamerà “Canti Randagi”, disco degli anni '90 che prevedeva la rivisitazioni delle canzoni del grande Fabrizio, in chiave dialettale etnica.
Per sapere proprio tutto sul MEI di Faenza QUI e Qui GPS

lunedì 23 novembre 2009

Il ministro spegnitore

Decisamente dobbiamo farcene una ragione. Per la verità non è facile, ma doppiamo prendere atto che in questa sfornata di Governo (Papi) si sono ammassati una quantità tale di ministri cretini da guinness dei primati.

Ve lo ricordate il Rotondi, quello che al Governo gli è stato assegnato il compito di controllare, se chi entra ha le patine nei piedi?

Bene, oggi è voluto uscire dal letargo, intervistato dalla tv web “KlausCondicio”, in onda su YouTube, ha esternato anche lui:

La pausa pranzo è un danno per il lavoro, ma anche per l'armonia della giornata. Non mi è mai piaciuta questa ritualità che blocca tutta l'Italia”.

Poi ha aggiunto, pensate che con Papi, per risparmiare, andiamo “in giro persino a spegnere le luci negli uffici”.

Ci poteva capitare di peggio? Ora non ditemi che questa non è sfiga. GPS

Un blogger spaziale

Maksim Suraev è un astronauta russo, in questi giorni si trova a bordo della Stazione Spaziale IIS. Nei ritagli di tempo, da lassù, scatta stupende foto e le invia sulla terra. Maksim entrerà probabilmente nella storia per essere il primo blogger dallo spazio.
Per saperne di più sulla missione Spaziale IIS e vedere le splendide foto QUI GPS

domenica 22 novembre 2009

Borghezio presente

Ieri Gianfranco Fini ha dato letteralmente dello “stronzo” a chiunque abbia atteggiamenti razzisti verso gli stranieri.
Il pronunciamento ha entusiasmato il Borghezio che è subito scattato sull’attenti e ha urlato “Presente” GPS

venerdì 20 novembre 2009

Aspettando Silvio

Il settimanale tedesco Stern pubblica una vignetta dove i carabinieri, nelle patrie galere, hanno preparano una cella per Berlusconi, con il titolo “Aspettando Silvio”.

Da notare l’accuratezza, sullo gabellino il vignettista ha piazzato una copia di Playboy con tanto di bionda con le tette di fuori.

La vignetta ha entusiasmato tanto il fido Belpietro, che stamattina l’ha piazzata addirittura in prima pagina di Libero.

Per poi rifilarci lo stantio predicozzo sull’oscuro nemico e sul complotto demo-pluto-giudaico- massonico in combutta coi media italiani, che contribuiscono con il loro disfattismo a fare sì che quelli stranieri ci prendano in giro. (fonte giornalettismo.com)

Il dubbio che, il padrone sia considerato universalmente un buffone e rappresentato nel mondo come un mafioso e un corruttore, capo di una repubblica delle banane fatta di suonatori di mandolino con la bandana, non sfiora certo il nostro Belpietro. GPS

Alla guerra delle bare

In tempo di crisi per mantenere la propria fetta di mercato non si guarda in faccia a nessuno e si usa anche qualche colpo basso.
Così succede che nel mercato delle bare, si avete capito bene, è scoppiata la guerra.
La Cofanifunebri ha deciso che il modo migliore per vendere più bare era quello di contornare con sexy girls i loro prodotti. Cosi l’azienda ha lanciato il suo ultimo diabolico calendario per pubblicizzare la propria gamma di bare di legno.
Non l’avesse mai fatto. Una ditta polacca, la Lindner Barthosz Lindner ha reagito con una stizza furiosa: Copioni! Il fatti accompagnare nell’ultimo viaggio dalla gnocca l’abbiamo inventato noi, l’idea del calendario sexy per bare è nostra, poi “Le nostre ragazze polacche sono più belle e le nostre casse sono migliori e più esclusive”. (fonte foto telegraph.co.uk)
Non è dato di sapere chi sta vincendo questa guerra, quello che è certo invece che ambedue le case produttrici sono state inondate di messaggi di posta elettronica, non per ordinare bare, ma per avere i calendari.
Come diceva, grosso modo, il FlaianoOggi anche i cretini si sono specializzati”. GPS

giovedì 19 novembre 2009

Le radici degli scimuniti

Sindaco e assessori della Lega hanno lanciato nel Bresciano, più precisamente a Coccaglio, l'operazione “White Christmas”. Obiettivo ripulire la cittadina dagli extracomunitari entro il venticinque dicembre. L'iniziativa ha ottenuto l'appoggio delle gerarchie leghiste a livello nazionale. (fonte Ansa)

La pulizia etnica natalizia legaiola fa ritornare alla memoria il sinistro rumore degli stivali dei soldati fascisti alla caccia di ebrei. Nella caccia al clandestino, i legaioli, quelli che ”Siamo noi i nuovi crociati che difendono la Chiesa cattolica”, brandiranno il crocefisso.
Arma che in questi giorni tanto hanno urlato per averla a scuola.
Gesù era bianco, biondo e con gli occhi azzurri, anche dotato di un permesso regolare di soggiorno.. ma non dite loro che era ebreo! Nel mescolare origini celtiche, pagane e cristiane, sono venute fuori radici da scimuniti, difficilmente capirebbero. GPS

Faenza: Si parte con Enologica 2009

Il meglio dell'eno-gastronomia emiliano-romagnola si da appuntamento a Faenza. Tutto pronto per Enologica 2009, il Salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia-Romagna giunto alla 12° edizione, che si svolgerà al Centro Fieristico Provinciale di Faenza dal 20 al 22 novembre 2009 (il 23 novembre l'ingresso è riservato agli operatori).
Enologica 2009 si preannuncia una edizione da record: confermata la presenza di 130 cantine provenienti da tutta la regione, circa 80 artigiani di prodotti tipici, oltre 50 incontri tra degustazioni, seminari, laboratori, una quindicina tra i più grandi chef dell'Emilia Romagna che cucinano dal vivo davanti al pubblico nel 'Teatro dei cuochi'.
La frase scelta come motto della manifestazione, "In Emilia-Romagna il mangiare e bere vino sono inestricabilmente e sacralmente congiunti" (Mario Soldati, 1970), riassume chiaramente lo spirito di Enologica 2009, che si propone come evento in grado di promuovere, in un colpo solo, l'immensa ricchezza eno-gastronomica dell'Emilia-Romagna.
"Enologica è un evento raro nel panorama nazionale, perchè rappresenta una vetrina di una intera regione nella sua complessità" spiega Giorgio Melandri, curatore dell'evento. - Con il coinvolgimento di tutti i professionisti dell'enogastronomia regionale, dai produttori di vino ai grandi chef, dagli artigiani dei prodotti tipici ai sommelier, fino alle istituzioni e a tutti gli amanti dell'enogastronomia della nostra terra, Enologica si propone come vero e proprio laboratorio culturale intorno al cibo e al vino emiliano-romagnolo. La partecipazione attiva della Regione e dei Consorzi di prodotto è un segnale importante, che dimostra il ruolo che Enologica sta conquistando a livello regionale, soprattutto presso coloro che si occupano di valorizzazione delle tipicità del nostro territorio". (Fonte Agi.it)
Per saperne di più QUI. GPS

mercoledì 18 novembre 2009

“Cuociamo Preti e Vescovi”

In tutti i paesi si svolgono feste popolari, da primavera ad autunno, con serate danzanti e stands gastronomici a base di carne di maiale alla griglia, alla piastra. Ogni paese o contrada ha la sua tradizione e il suo modo di cucinare.
Fra le feste più interessanti e curiose dedicate al maiale da citare quella di Brisighella. Nata in origine, tanti anni fa, con uno strepitoso: "Ven a fer e pòrk a Brisighèla" in dialetto romagnolo che significa: "Vieni a fare il porco a Brisighella". Ma nel paese dei cardinali, l’ invito sembrò troppo equivoco e si dovette ripiegare con un più casto: “Le delizie del porcello”, ancora oggi vigente.

Più spregiudicati invece sulle rive del Po, nel Polesine Parmense. Da quelle parti hanno lanciato il November Porc. Poi, non solo non si fanno cambiare il nome alla manifestazione, ma ti lanciano pure la favolosa giornata: “Cuociamo preti e vescovi".
Così un maxi "prete" da 350 kg è stato cucinato, tagliato e poi gratuitamente distribuito a tutti i visitatori.
Ad assaggiare e gustare il “Grande Prete”, cotto sulle rive del Po, si è riversata tutta Bassa padana. Il prete cotto da quelli parti va forte. Per saperne di più QUI GPS

E’ tempo di Museo

Gamba tesa di Schifani contro Fini: "Se la maggioranza non è compatta, si torna a votare", il braccio di ferro all’interno del PDL attorno all'ipotesi elezioni anticipate fa un salto di qualità.
Dai mugugni di corridoio alle killerate del Giornale di famiglia: “Berlusconi deciso: tutti a casa. I finiani continuano la manovra di logoramento: a questo punto meglio affidarsi agli elettori“. la minaccia di voto anticipato entra con prepotenza nell’ufficialità e all’ordine del giorno della politica.
La mossa, suggerita da un Papi sotto torchio, che naturalmente smentirà, aggiunge confusione e sconcerto ad una situazione già tesa e confusa all'interno del governo.
La paralisi è totale. L’effetto annunci patacca, dopo 18 mesi di replay, è oramai esaurito.
L’avvitamento è vertiginoso, dalla ricerca dello "scudo giuridico" e legislativo contro i processi Mills e diritti tv Mediaset che è questione di vita o di morte, alla questione Casentino - Casalesi, all’implosione del PDL in Sicilia e adesso ci si mettono pure i legaioli che non solo vogliono le due presidenze, del Veneto e del Piemonte, e la vicepresidenza della Lombardia, adesso dicono anche di essere contro la privatizzare l’acqua. Insomma non se ne può più. Quella che si respira sembra sempre più aria da resa dei conti.
Molti cominciano a pensare che è giunta l’ora di consegnare "L’ Uomo della Provvidenza” alla storia e allocarlo in un museo sotto alle amate cure del Bondi. Le campane a morto sono già pronte per suonare? GPS

lunedì 16 novembre 2009

Parco Regionale della Vena del gesso romagnola: nebbia fitta sulle colline di cristallo

Oggi torniamo a parlare del Parco Regionale della Vena del gesso romagnola, lo facciamo dopo vari mesi e dopo le elezioni comunali che hanno interessato quasi tutti i comuni all’interno del parco.
Una prima valutazione politica che si può fare è quella che chi ha cavalcato la ”paura” del parco, in particolare il centro destra ne esce con le ossa rotte. Tutti i candidati sindaci che hanno sostenuto il parco sono stati eletti.
D’altronde sono oltre 20 anni che si vota con “in mezzo” il parco e la spinta propulsiva della “paura”, non poteva che fare flop.
Certo un po’ di “giapponesi” restano ancora annidati nella grotta del Re Tiberio ma presto si accorgeranno anche loro che la guerra è finita.
Sul piano strettamente politico credo che il problema oggi, si sia capovolto. Il pallino ora sta nelle mani di chi ha promesso il parco ed è stato votato, eletto e dovrà renderne conto perché non lo fa.
Ho già speso un fiume di parole sulla questione parco ed espresso le mie critiche su ”il grande equivoco”, oggi mi preme fare il punto della situazione.
L’insediamento del primo consiglio del Parco Regionale della Vena del gesso romagnola avviene a Riolo Terme il 29 gennaio. Lunedì 23 febbraio 2009 il consiglio del Parco approva le nomine del comitato esecutivo. Il comitato esecutivo (giunta) è “totalmente istituzionale” con Presidente Eugenio Fusignani, assessore ai parchi della provincia di Ravenna.
Da notare che era il 15 febbraio 2005 quando la Regione Emilia Romagna con la legge regionale n. 161 istituì il Parco, ci sono voluti ben 4 anni per adempiere a quanto era previsto per legge in 30 giorni o poco più. Comunque meglio tardi che mai.
Ora sono trascorsi altri otto mesi dall’insediamento dell’esecutivo e del suo Presidente Eugenio Fusignani e sulle colline di cristallo staziona di nuovo nebbia fitta.
Con la costituzione del Comitato esecutivo, ci eravamo illusi che si fosse aperta finalmente la fase di operatività concreta del Parco.
Solo in data 11 agosto 2009 è stato approvata la convenzione con il consorzio di gestione del Parco per l’ utilizzo da parte del consorzio stesso di strutture tecnico amministrative della Comunità montana dell’Appennino Faentino, oggi Unione dei Comuni. Da notare che per firmare una convenzione ci sono voluti oltre 5 mesi. Comunque la struttura organizzativa di avvio, sia per le funzioni amministrative e contabili, sia per quelle tecniche sembra attivata.
Il problema che rimane è tutto politico. Una scelta politica che vuole un esecutivo “provvisorio” e impotente.
La situazione è paradossale e sfiora il ridicolo. Gli Enti preposti per legge abdicano alla loro funzione di governo per partorire un “parco virtuale sospeso”, da una parte l’incapacità politica di decidere e di assunzione di responsabilità e dall’altra la voluta subalternità al ricatto (blef) di una categoria.
Non a caso nel vuoto e nella nebbia, in questi giorni “i furbetti del contadino” (alias associazioni agricole) rilanciano il replay del loro blef.

Siamo pronti a ricorre al Tar, ci fanno sapere dalle pagine dei giornali locali. Ma come, ancora? Allora la cartuccia sparata alla fine di marzo 2009, era a salve?:
Abbiamo presentato ricorso al Tribunale Amministrativo (TAR) dell’ Emilia - Romagna per dichiarare l’ illegittimità dello Statuto del Parco in quanto non prevede l’obbligatoria rappresentanza degli agricoltori nel Consiglio del Consorzio”. Siamo alla farsa.
Come se ne esce. Penso in un unico modo. I Sindaci dei territori si approprino direttamente dello strumento parco, la delega alla provincia di Ravenna ha esaurito il suo compito. Insistere, in queste condizioni, non si va da nessuna parte e porta al fallimento. Solo così il Parco potrà occuparsi dei problemi veri del territorio:
Piano territoriale di sviluppo del parco, piano degli investimenti, progetti capaci di intercettare tutte le risorse disponibili dalle legislazione regionale ed europea e dimostrare in concreto quello che hanno promesso. Un parco come opportunità di sviluppo e crescita dei territori. Questa è la strada da battere e se “i furbetti del contadino”, hanno delle cartucce (vere) le sparino li. GPS

Armonie nel PDL

Berlusconi in questi giorni è furioso. Gli uomini del suo più stretto entourage ci informano che è "di pessimo umore, deluso, esasperato".
Nel gargarozzo ci sta soprattutto il Fini.
“Se il presidente della Camera dovesse insistere a dare calci, gli ricordo che “anche lui a rischio", "Fini è proprio un ingrato, se il clima è questo allora è meglio andare al voto". …

Poi alla fine Tremonti non ce l’ha fatta più. Dopo l’ennesimo scontro con Brunetta nell’ultimo Consiglio dei ministri, il furioso Giulio alla fine ha sbottato:
«Non ti avvicinare, altrimenti ti prendo a calci in culo».

Pronto il Capezzone che ha subito dichiarato: nel governo, piena armonia, perfetta sintonia e compatta condivisione delle scelte. Stamattina però non ha fatto il test antidroga. GPS

venerdì 13 novembre 2009

E’ il Berlusconismo Bellezza

Il governo del fare stavolta sta proprio lavorando sodo, 25 ore su 24 ci fanno sapere. Ad affrontare la crisi economica pestano più piano e nella fase più acuta c’era tempo anche per i festini.
Ma in questi giorni si va a pieno ritmo. Il gruppo è tirato dal forsennato stakanovista Ghedini. Il "Ma va là" ha partorito in tempi record (in una notte tormentata) il disegno legge del cosiddetto "Processo breve". Un po’ come se Tinto Brass intitolasse un suo film “Santa Maria Goretti”. Con le nuove norme, i processi saranno talmente brevi che proprio non si faranno.
D’altronde l'imperativo categorico era chiaro: salvare Re Papi o muore Sansone e tutti i filistei, cioè tutti a casa.
Vassalli, valvassori, mercenari, leccaculi, dipendenti, killer, ultimi acquisti, tutte le truppe sono schierate. Dopo la bocciatura del lodo Alfano, i berluscones sono presi dalla tarantola. Come succede spesso ai servitori troppo zelanti, stavolta hanno strafatto. Se il famigerato Lodo Alfano, poi cassato, si limitava a congelare i processi in attesa della prescrizione, per salvare il Papi, il "Processo breve" li spazza proprio via. Un bel salto di qualità. Stavolta però la porcata pare non vada liscia. Il Fini dà l’ altola: non si reintroduca un’amnistia di fatto. Che tradotto, Papi mi ha preso per i fondelli, non è questo che avevamo concordato.
Puntuale come un orologio a cucù, il killer più pagato del mondo entra in azione.
"Fini vuole affossare Berlusconi", titola il Giornale della famiglia Papi, “Il presidente della Camera resta lontano anni luce dal presidente del Consiglio e non ha alcuna intenzione di dargli una mano vera a risolvere i problemi.”

Poi sentite questa: il “Processo breve” è vergognoso, criminale, criminogeno e ridicolo», «è vergognoso perchè per vietare il giudizio su di un imputato se ne vietano centomila, con danno morale e patrimoniale delle vittime dei reati”, siamo allo «Stato di diritto ormai saltato» e «all’imbecillità giuridica senza precedenti».
Il solito rabbioso radicalismo antiberlusconiano?, la solita toga rossa?
No, queste cose le dice addirittura l'avvocato Carlo Taormina, berluscones doc, già l'ex sottosegretario all'Interno. Pensate che anche al Casini gli è scappato: “il processo breve è una vera porcheria
Come vedete il caos regna a corte e risvolti possono essere imprevedibili.
Intanto si sta preparando, come nei migliori giochi a quiz, la mossa di riserva.
La ex craxiana di ferro, ora targata Pdl, Boniver ha presentato una proposta di legge per reintrodurre l’ immunità parlamentare. L’ imput era stato lanciato dal direttore del Tg1 Minzolini, in un dei sui editoriali da casa Arcore: «perché è un vulnus nella Costituzione»

Come al solito, la madre di tutte le priorità dell’Italia è Salvare Papi Re dai suoi guai giudiziari. Poi se un sacco di delinquenti resteranno impuniti, se le parti offese saranno fregate, se i processi come Eternit, Thyssen, Cirio e Parmalat andranno al macero e la povera gente resterà a marcire in galera, effetti collaterali irrilevanti. E' il Berlusconismo Bellezza. GPS

giovedì 12 novembre 2009

La premiata “pane e cicoria”, alleanza per il riciclo

Nasce “Alleanza per l'Italia”, il movimento politico promosso da Francesco Rutelli, Bruno Tabacci e Lorenzo Dellai.
Durante la conferenza stampa di ieri, il Rutelli e gli altri promotori hanno presentato anche il simbolo scelto per la nuova formazione politica: una grafica molto sobria, semplicemente la scritta 'Alleanza per l'Italia' nella quale al posto della parola 'per' è stato inserito il segno della moltiplicazione, per metà verde e per metà rosso. (fonte Apcom.net)
La premiata “pane e cicoria” ha definitivamente abbandonato quel covo di estremisti di sinistra che è diventato il PD, per fondare un nuovo partito: “Il nostro è un nuovo cammino che inizia”.
Che “Ciccio Bello”, detto anche "la grirandola", non sia una faina sta scritto anche sui muri. Ma che nel fondare il suo nuovo partito non sappia far altro che copiare l’ex Fini di Alleanza Nazionale, conferma quanto di nuovo ha nel dna la premiata “pane e cicoria”. Per gli smemorati:
“creare una grande Alleanza per l’Italia, che agisca nell’immediato ma guardi al futuro, per ridare speranza, per uscire dalla sindrome di chi pensa a un’Italia priva di prospettive e relegata ai margini della Storia”, il Fini marzo 2008 QUI. Più che Alleanza per l’Italia, sembra l’Alleanza per il riciclo. GPS

lunedì 9 novembre 2009

La Lega, sopra il Po col morto

Bersani nel suo discorso di insediamento davanti all’ Assemblea nazionale del Partito Democratico, ha centrato un punto particolarmente interessante che vale la pena evidenziare.
Il Federalismo della Lega èquello delle chiacchere”. Il segretario del PD ha proposto, come prima iniziativa di mobilitazione, un'assemblea di mille amministratori del Pd, aperta anche a quelli degli altri schieramenti politici, "per affermare il federalismo dei fatti’’.
La sfida è netta e chiara, i legaioli non potranno più permettersi di “raccontare qualsiasi favola con noi che stiamo zitti".
Il colpo è diretto e centrato, colpisce il tallone di Achille legaiolo e fa anche male. Non ha caso il Bossi reagisce stizzito ed è costretto a bofonchiare: “Bersani parte male, al di sopra del Po chi è contro la Lega è morto".
La partita è di quelle che possono rivelarsi decisive.
La Lega sa benissimo, al di là dei proclami, che la loro bandiera federalista è oggi avvolta nel mare delle nebbie, che manco quelli di “Chi la visto?” sono riusciti ad individuarne qualche traccia.
Insomma, si sono cacciati in un cul di sacco che li sta soffocando e più di tutto, preludio alle sabbie mobili. La palude parlamentare bipartisan rischia lentamente di affondare il federalismo legaiolo. Il bello della vicenda è che i seppellitori occulti dell’approssimativo e raffazzonato federalismo leghista, che oggi è e resta uno scatolone vuoto, sono proprio in agguato dentro l’alleato PDL.
Non a caso era necessario alzare la voce e parlare d’altro e in questi mesi. Sparare spot sulla sicurezza, sui respingimenti, sulle ronde, sui dialetti, sull’ inno nazionale e gabbie salariali, ecc.
Ma un Papi azzoppato e anche se tenuto per le palle, ormai anche i legaioli hanno capito che alla lunga non paga, perché non decide una mazza.
Perciò tentano di giocare l’ultima carta. Il via libera della Lega alle riforme del codice penale, ovvero salvare il culo a Papi dai suoi processi e in cambio, come dice il celodurista: "Alla Lega vanno il Veneto e il Piemonte","In Lombardia resta l'attuale presidente, ma con un vicepresidente della Lega". La battaglia delle “cadreghe” alle regionali, serve per attutire i colpi di un fallimento politico quasi totale che ha portato a casa un pugno di mosche. Anzi no, un ponte sullo stretto e la nuova cassa del mezzogiorno. Tappe fondamentali per la Padania libera.
Se la controffensiva del Pd di Bersani al nord sarà portata avanti con determinazione, per i legaioli si fa dura e “al di sopra del Po”, il morto se lo potrebbero, presto, trovare in casa. GPS

Tempi dell’alternativa

vignetta di Maramotti su l’ Unità di ieri. GPS

venerdì 6 novembre 2009

Brunetta, più banda per tutti

Ve lo ricordate il Brunetta quando saltellava nei salotti televisivi e istericamente non faceva altro che ripetere: "La banda...la banda...la bandaaa, più banda larga per tutti”.
Improvvisamente “la banda larga” era diventata la madre di tutte le priorità nella pubblica Amministrazione.
'"Solo attraverso una rete Internet efficiente possono passare documenti, certificati e si può arrivare così alla vera “rivoluzione della burocrazia“.
Il Brunetta, allo spot allegava anche date e cifre: servono 800 milioni di euro, non costa nemmeno tanto, penso che nel 2010 potremo vedere l'eliminazione della carta e delle code''.
Per settimane la paracul press ci ha informato sulla nuova sfida della “nostra cuccarini”: “Web a banda larga per tutti” e quanto tecnologico sia il mini ministro nostro.
Poi “il ministro più amato dagli italiani” ci aveva messo anche del suo, prendendoci gusto si era fatto prendere la mano, allargandosi. Infatti nemmeno un mese fa, dal suo blog, annunciava di fornire un computer a tutti gli italiani che ne sono sprovvisti, senza specificare però come, quando e in che modo. L’importante era l’ annuncio.
Poi ieri il governo, nonostante la dura reazione delle opposizioni, ha cancellato gli 800 milioni di euro previsti per lo sviluppo di internet veloce su tutto il territorio nazionale. Alla faccia delle patacate del Brunetta, la banda larga di connessione internet e il superamento del "digital divide", il divario tecnologico, che affligge l'Italia può attendere. Brunetta comunque insiste “ più banda per tutti”. GPS

giovedì 5 novembre 2009

L’ allevamento di Maroni

Anche il Roberto Maroni, ministro degli Interni, arrampicandosi sugli specchi si è finalmente accorto che la nostra è una Sicurezza senza…. Maroni.
Dopo oltre un anno e mezzo anche sulla sicurezza solo spot e patacate e nel frattempo è riuscito a ridurre i fondi della sicurezza di ben 3 miliardi di euro, come avevano denunciato solo pochi giorni fa i “meglio panzoni che ciglioni”. Tanto che gli scappa pure che l’ambientino dei praticanti delle ronde è pieno zeppo di “rambo, superman e pirla”.
La cosa si fa seria e meglio tardi che mai, annuncia che sulla sicurezza: “non vogliamo avere vincoli di maggioranza" e se dunque dall’opposizione arriveranno proposte concrete "per dare più soldi alla polizia", la Lega "è pronta a sostenerle". Una svolta sensata e di buon senso. Ma ha appena finito di pronunciare che il celodurista Padrone :
Maroni l'ho allevato io quando era ragazzino e quindi fara' cio' che dico io”.
Nella storia della nostra repubblica tradizionalmente abbiamo avuto ministri col portafoglio, ministri senza portafoglio, poi ultimamente le categorie si sono ampliate. Abbiamo ministri con la giarrettiera autoreggente, ministri col ciondolino dalla tartarughina in oro rosa e diamanti e da oggi abbiamo anche il ministro di allevamento con guinzaglio. GPS

Addio Lugano bella, o dolce terra una volta pia


Da qualche giorno sono apparsi a Lugano come in altre città svizzere, cartelloni pubblicitari che definirli idioti è un puro eufemismo.

I cartelli, sparsi in giro, recano messaggi come: "I disabili sono inutili", "I disabili devono stare a casa" e "I disabili non vogliono lavorare". (fonte ticinonews.ch)

Gli autori non si conoscono ancora. Subito si è pensato ad una provocazione stile candid-camera. Invece è tutto vero, un’azione di cattivo gusto, offensiva, razzista, intollerante. talmente idiota che non sembra neanche possibile.

Qualcuno azzarda che si tratta addirittura di una campagna pianificata dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, insomma "una strategia di comunicazione scagliata”.

Visto i risultati, se c’è qualcuno che “deve stare a casa” sono gli autori di questa intollerabile porcata, a casa a chiudere i buchi dell’Emmental. GPS

Ferrari World

Il Ferrari World è un parco a tema dedicato alle rosse di Maranello e si sta realizzando ad Abu Dhabi.
Verrà inaugurato ed aperto al pubblico nel 2010. Si tratta del primo parco divertimenti realizzato dalla Ferrari e sarà il più grande e ricco di attrazioni rispetto ad altri parchi a tema automobilistico e si estende su un’area di oltre 200.000 metri quadrati.
Si tratta di una struttura coperta e la parte esterna del parco è già stata completata. Il Ferrari World è stato realizzato in meno di 5 anni. I progettisti si sono ispirati alle vetture GT Ferrari per le linee della copertura ovviamente di colore rosso con al centro il grande logo del Cavallino Rampante.
Oltre alle classiche giostre per i bambini, offrirà numerose attrazioni per tutte le età. Come il Rollercoaster da 200 km/h, il Flume Ride equipaggiato con lo stesso propulsore della 599 GTB Fiorano o il razzo che si innalza per 62 metri simulando sui passeggeri la stessa forza di gravità a cui sono soggetti i piloti di Formula 1 nelle proprie monoposto.
In totale, saranno 20 le giostre e le attrazioni a disposizione dei visitatori, “ciascuna progettata per far vivere una parte diversa della storia Ferrari”. Inoltre, ci sarà anche un hotel, un centro commerciale e numerosi negozi.
Ferrari World si trova a Yas Island, sul lato nord-orientale dell’emirato di Abu Dhabi, a circa 10 minuti di auto dall’aeroporto internazionale di Abu Dhabi e a 50 minuti dal circuito di Yas Marina, dove è stata disputata l’ultima gara della stagione 2009 di Formula 1. (fonte autoblog.it). Per saperne di più, galleria foto QUI e per i curiosi c’è anche il video QUI. GPS

mercoledì 4 novembre 2009

Sicilia, si sfalda l’imbroglio

Vi ho già ampiamente parlato della più squallida e imbrogliona operazione politica che la storia della Repubblica abbia mai visto.
Quel ”matrimonio celtico coi Vasa Vasa", che stava alla base della famosa “rivoluzione del predellino” di Sua Immunità.
Un patto d’acciaio, basato sul gioco delle 3 carte, aveva pure fatto il pieno di voti. Raffaele Lombardo, leader del Mpa, con tanto di benedizione calderola con ampolla dell’acqua del Po, si era garantito un 65% di voti e una maggioranza di 60 consiglieri regionali su 90.
Dopo poco più di un anno, il patto d’acciaio si sta rivelando, manco di latta ma di cartone.
IL primo pezzo perso è stato l’ UDC, 13 consiglieri, il partito dei cannoli buttato fuori dalla giunta e oggi all’opposizione.
In questi giorni il Miccichè ha annunciato la scissione del PDL in Sicilia che oggi “più che un partito, è una torre di babele”. Il Pdl Sicilia dice che può contare su 15 consiglieri sui 32 del Pdl, non è il partito del Sud perché ancora non si può dire, ma di fatto vuole essere il contraltarino meridionale della Lega di Bossi, ma anche questo non è bene che si sappia perché il Calderoni ci ha battezzato ed è nostro alleato.
Come si vede ancora molta nebbia su Palermo e dintorni. Raffaele Lombardo, leader del Mpa oggi può contare solo sui suoi 15 consiglieri.
La spaccatura nel Pdl rimescola gli equilibri all'Assemblea regionale siciliana e apre un nuova fase politica piena di incognite per il governo regionale ed è destinata a cambiare i rapporti di forza con inevitabile ricaduta sul piano nazionale.
Nella Regione più “azzurra” d’Italia, la guerra per il controllo, la gestione delle risorse e della spesa pubblica, tra i vari pezzi del sistema di potere dominante, si fa sempre più aspra e dura e va ad intrecciarsi con le grandi manovre di posizionamento del dopo berlusconismo.
Il grande imbroglio si sta sfaldando, il tutto alla faccia del popolo siciliano! Ma visto che li hanno votati, potranno anche aspettare che prima o poi qualcuno li governi. GPS

martedì 3 novembre 2009

Miseria e Nobiltà nel Baccanale 2009

Ritorna a Imola il Baccanale, la manifestazione enogastronomica e culturale per valorizzare la cultura del cibo.
Il Baccanale affronta il tema del cibo nei suoi vari aspetti: cultura, storia, tradizioni locali, gusto, valorizzazione prodotti tipici, rapporto cibo e salute.
Si parte da sabato 7 per arrivare fino a domenica 22 novembre. Ricco il programma delle 16 giornate di festa: nove mostre, 18 iniziative per i bambini, circa 75 eventi complessivi.

Il Baccanale 2009 ha come tema “Miseria e Nobiltà”. Ovvero del rapporto fra cucina povera o popolare e cucina ricca o aristocratica.
«È un tema forte, spiega l’assessore alla Cultura, Valter Galavotti, rappresentato in maniera impeccabile nel manifesto, realizzato da uno dei più grandi illustratori al mondo, Roberto Innocenti. Nell’immagine si trovano affiancati sulla stessa tavola con pari dignità due mondi, quello povero e quello ricco, che nella storia hanno sempre dialogato. E, soprattutto, si sono sempre contaminati». Intorno a questo tema si dispiegheranno le decine di iniziative in 41 luoghi della città.
La manifestazione è organizzata dal Comune Imola con la collaborazione del docente di Storia medievale all’Università di Bologna Massimo Montanari.
Per saperne di più QUI GPS

Chiusa la porta all’evasione

La notizia è di quelle che non riescono a “bucare”, ma destinata a strisciare sotto traccia, perché le armi di distrazione di massa sono in tutte altre faccende affaccendate, ma guarda che strana combinazione.
Eppure per il bel paese si tratta di un primato, di tutto rispetto. L’ Italia si conferma primatista europeo con il 51,2% del reddito imponibile non dichiarato.
Nei primi dieci mesi del 2009, l'imponibile evaso in Italia e' cresciuto del 11,7% ed ha raggiunto l'ammontare di 369 miliardi di euro l'anno. In termini di imposte sottratte all'erario siamo nell'ordine dei 144 miliardi di euro l'anno.
E' quanto emerge da un'indagine, effettuata da KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it, condotta su dati divulgati dalle Polizie tributarie degli Stati europei.
Nella speciale classifica degli evasori, l'Italia e' seguita da Romania (42,4% del reddito imponibile non dichiarato), da Bulgaria (39,3%), Estonia (37,2%), Slovacchia (34,5%).
In Italia i principali evasori sono gli industriali (32,8%) seguiti da bancari e assicurativi (28,3%), commercianti (11,7%), artigiani (10,9%), professionisti (8,9%) e lavoratori dipendenti (7,4%). (fonte Asca.it).
D'altronde a partire dal maggio dello scorso anno, sono state smantellate le principali misure antievasione approvate in precedenza dal governo Prodi. Si è eliminato la tracciabilità dei compensi dei professionisti; si è innalzato l’importo massimo per rendere non trasferibili gli assegni, si è abolito la trasmissione telematica dei corrispettivi, si è cancellato l’obbligo di tenere un elenco clienti-fornitori facendo così capitolare la co-responsabilità nel pagamento delle imposte tra committente, appaltatore e subappaltatore. Infine, si è ridotto drasticamente le sanzioni. L’evasione, quindi, è naturalmente aumentata e i dati dicono che al di là di ogni dubbio l’infedeltà tributaria è in forte crescita.
Aggiungete per ultimo la porcata dello scudo fiscale, con tanto di amnistia per una serie di reati tributari e societari, compreso il falso in bilancio.
Perché mai si dovrebbero pagare le tasse quando si premiano i ladri furbi e si bastonano gli onesti?
Suvvia che a morire e pagare le tasse c'è sempre tempo, dice il Tremonti che assicura: “Nuovo slancio alla lotta contro l’evasione, abbiamo chiuso la porta agli evasori fiscali.” GPS

La guerra e il bambino

Siamo lungo la strada di un villaggio, nella provincia di Helmand in Afghanistan. Un bambino afgano, indifferente a quello che gli sta attorno, cammina trascinando il suo giocattolo.
Meglio ignorare i grandi, loro il gioco lo fanno sporco e schifoso. (fonte foto lefigaro.fr) GPS