mercoledì 9 gennaio 2013

Toglietemi tutto ma non La Padania

In tutti questi anni abbiamo cercato di raccontarvi, nel modo più dettagliato possibile, tutto quello che succedeva nella Provincia Legaiola.
Dalle patacate più incredibili alle imprese ai confini dell’ idiozia, dalle porcate indicibili alle pirlate megagalattiche, insomma tutto quello che passava da quelle parti il convento e venduto come “Le imprese gloriose dei valorosi Vichinghi Cornuti”.
Tuttavia oggi è anche per noi un giorno di malinconia. Vedere i nostri legaioli, mazziati dagli scandali e dalle inchieste giudiziarie, tentare invano di simulare il ritorno ai vecchi “valori leghisti” ci riempie di una certa trepidazione.
Ci siamo giocati il Cappio, Roma Ladrona, Il Dio Po e le ampolle sacre, il Ce l'abbiamo più duro, La Lega vi fà un culo così, Fora da i ball!, le ronde celtiche, il sacro pratone, le focose appiccicature del Sole delle Alpi, il parlamento padano, i ministeri al Nord, il federalismo, l’indipendenza, la secessione, la devolution, il cerchio magico, la rivoluzione delle scope, ecc. e la nuova vecchia Lega di Maroni dopo tanti decessi e distruzioni, che fa? Torna sulle ginocchia del Papi
Ma la notizia più grave non è questa, infatti è di oggi che il Tosi, sindaco di Verona, fa sparire La Padania dal simbolo della Lega Nord. La proposta del segretario della Liga Veneta è stata accolta dal consiglio federale del Carroccio.
Capite!, pufff vola via e ci siamo giocati per sempre anche La Padania! Questo è proprio troppo, toglietemi tutto ma non La Padania e poi a chi lo dice al Gianluca Buonanno, quello che “la Padania esiste: la prova è il Grano padano”. GPS

1 commento:

Ortmann ha detto...

Be', dai, il grana padano resta.